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Informazioni sulla località

Il territorio di Albidona si trova in una posizione particolare, che va dal mare, in prossimità della Torre Saracena, fino al vero e proprio borgo. L’aspetto più interessante è quello paesaggistico: l’altitudine di 810 metri s.l.m. a meno di 10 km dal mare permette di godere di spettacolari panorami; lo sguardo può spaziare su tutto il Golfo dello Jonio da Taranto a Cariati.

Nel centro storico, suddiviso in rioni (“vicinanz”), è possibile visitare la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo risalente al 1600 come le tele custodite in essa; la Biblioteca Comunale S. Pertini; la zona Calvario, nonché i ruderi del Castello dei Castrocucco, gli storici palazzi signorili, piazza Risorgimento, rione San Salvatore, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, con i resti dell’antico Convento, Piazza San Pietro, Rione San Rocco dove è presente una Chiesa e il monumento ai Caduti, il primo eretto in Calabria nel 1966.

E’ possibile visitare le due Chiese rurali della Pietà e della Madonna del Cafaro.

Albidona è famosa per la salsiccia fresca, inserita nella lista dei prodotti tipici calabresi, affiancata da una numerosa serie di salumi come prosciutto, soppressata, capicollo, gelatina di maiale, lardo e pancetta, tutti ricavati da maiali allevati localmente.

Le pietanze tipiche possono variare a seconda dei periodi: durante le festività pasquali è possibile degustare le trecce tipiche dette “cullure”, gli “nghiusi” fatti con spinaci o bietole o ricotta casereccia, oppure la minestra tipica di pasqua fatta con asparagi, uova, salsiccia, un formaggio tipico detto “pallaccio” e costolette di maiale. Durante il periodo natalizio sono invece immancabili “le Crespelle, i Cannaricoli e le Frascelle”.

Le minestre variano in base alle stagioni: minestra con le scorze, rape e salsiccia, zucca gialla con mollica e peperoni cruschi oppure con uova, licurda, lardo olive nere e peperoni, lagane con ceci o con latte o con fagioli. E poi patate e peperoni, cipolline selvatiche con uova o fritte, insalata di peperoni arrostiti, peperoni cruschi con olive nere, fetta di pane casereccio immersa nel grasso sciolto di maiale. Pizze con ciccioli, con sardelle, con verdure locali o con pomodori e peperoni, tutte cotte in forno a legna oltre al pane e alla famosa “pitta guscia”.

Il clima mite di Albidona, a 12 km dal mare e a 18 km dall’alta montagna, consente inoltre la coltivazione di ottima frutta: mandorle, noci, ciliege, pesche, albicocche, prugne, mele selvatiche. Non mancano come dolce i fichi secchi farciti.

L’immersione nel paesaggio e nella naturalità del vasto e variegato territorio di Albidona avviene anche attraverso percorsi di trekking a piedi o in mountain bike che portano dai monti al mare e viceversa, attraversando oasi naturalistiche e masserie dove vi è la possibilità di sostare e degustare prodotti locali.

Durante l’anno nel Borgo Autentico di Albidona si susseguono eventi vari, soprattutto legati alle festività religiose.

Il 19 Marzo, per San Giuseppe, si svolge la tradizionale benedizione dei panetti, offerti dopo la cerimonia religiosa, alla quale segue la processione per le strade del paese.

Durante la settimana Santa, in particolare la sera del giovedì Santo, si canta la “Vera Cruce”= via crucis in dialetto albidonese, dove uomini e donne onorano la croce seguiti da una folla di gente in preghiera, che si dirige dalla chiesa madre di San Michele Arcangelo alla Chiesetta della Pietà per poi tornare nuovamente in Chiesa Madre.

Il 7 e l’8 maggio si venerano San Francesco da Paola e San Michele Arcangelo patrono di Albidona. Durante il pomeriggio del 7 maggio si pratica il rito arboreo del tiro della “pioca” che viene trasportato a mano per le strade del paese. La festività di San Michele Arcangelo dell’8 maggio è molto sentita sia dai cittadini, che dagli albidonesi sparsi per il mondo. È di carattere estremamente religioso: terminata la liturgia la statua maestosa procede per le strade del paese in due tappe. Al termine della processione si procede al tradizionale incanto. Le festa si chiude con l’accensione dei falò allestiti nel giorno precedente.
Il 13 giugno è la festività di Sant’Antonio Da Padova, dopo la celebrazione si procede con l’incanto. Nel pomeriggio vengono allestiti vari giochi per i bambini e non solo, tra i quali la corsa coi sacchi, la gara degli spaghetti e il classico gioco della monetina su un vecchio tegame unto. Nel mentre si esegue l’innalzamento della “ndinna”, un altissimo tronco che deve essere scalato, sul quale vengono collocate trecce di fichi, vino, taralli, formaggio e uova che vengono lanciate sulla folla da chi arriva in cima.

Nella seconda settimana di agosto appuntamento fisso è diventato il Festival della Zampogna, che vede la partecipazione dei migliori suonatori e costruttori di strumenti della tradizione popolare come organetti, tamburelli e zampogne.

Dal 2016 nel mese di agosto, nei giorni 8 e 9, grazie alla determinazione di un gruppo di giovani, viene organizzano il Festival “FABBRICA DEL TEMPO”. La finalità è quella di sostenere la crescita culturale attraverso l’arte, la storia, la musica, il teatro e ogni altro strumento possibile.

Il 15 agosto, si festeggia la Madonna del Cafaro, luogo di incontro per i cittadini di Albidona.

Il 13 dicembre è la festività di Santa Lucia, in occasione della quale, dopo la funzione religiosa, viene offerto in onore della Santa un bicchiere di grano cotto nei pressi della chiesa Madre di San Michele Arcangelo.

Credits

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