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Stazione meteo di Acri

Rilevazioni dati meteoclimatici nel Comune di Acri (CS)

Acri (AFI: [ˈa:kri], Èacri in dialetto locale, Acra in greco-calabro) è un comune italiano, città dal 17 settembre 2001, di 20 354 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.

Stazione meteo

La stazione è ubicata in Acri a 750 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.

Clima

In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 1987, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +4,9 °C e + 5°C rispettivamente; quella del mese più caldo, agosto, è di +22,9°C.
Le precipitazioni medie annue (basate su dati pluviometrici a partire dal 1921) si aggirano sui 1014 mm con un minimo estivo e un picco tra l’autunno e l’inverno.

Classificazione del clima secondo Koppen

Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.

Posizione

Il centro urbano è situato a 720 m s.l.m. ai piedi della Sila e della montagna della Noce e il suo territorio si estende per oltre 200 km² (il quinto più vasto dell’intera regione dopo Corigliano-Rossano, San Giovanni in Fiore, Reggio Calabria e Longobucco). Porta nord della Sila, la parte più antica, dalla quale è possibile osservare le alte cime del Pollino, domina la valle del Mucone e la valle del Crati. Gli abitanti si chiamano acresi, ma da alcuni decenni emerge la tendenza a usare acritani, che ricalca il dialettale acriteani.
Si ritrovano boschi di castagno, quercia, foreste di pino silvestre, pino mugo, pino nero calabro, ginestra italica, malva selvatica, di erica, e di acacia.
Ne attraversano il territorio i seguenti fiumi: il Mucone, il Calamo, il Duglia (chiamato anche fiume degli schiavi) affluente del Crati (di km 51,59), il San Martino (affluente del Mucone), il Cieracò affluente di sinistra del Mucone, il Coriglianeto che sbocca nel mar Ionio attraversando la città di Corigliano-Rossano, il Chàdamia che sbocca nel mar Ionio, il Trionto, che attraversa la valle dell’Esaro e sbocca nel mar Ionio, il Galatrella (km 42,47) che sbocca nel mar Ionio. Nel territorio di Acri nasce anche il torrente Mizofato.

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose
• Chiesa della Madonna del Rinfresco, edificata dal parroco Giacomo De Piris nel 1521.
• Chiesa e convento di San Francesco di Paola.
• Basilica di Sant’Angelo d’Acri.
• Chiesa di Santa Chiara.
• Chiesa dell’Annunziata, la cui prima citazione storica è ad opera del vescovo Ruffino nel 1269, peculiare il campanile su tre piani in pietra bianca. Al suo interno si ritrovano affreschi di Raffaele d’Alvisio, nella chiesa antica ora trasformata in sacrestia, fu scoperto recentemente un affresco di stile bizantino-gotico raffigurante la deposizione di Gesù Cristo sul Golgota di artista ignoto, in basso diciture in gotico antico in parte mutilita.
• Chiesa e convento dei Padri Cappuccini del 1590 grazie a don Antonio Le Pera, contava fra le altre cose 18 celle, il refettorio, il laboratorio e la foresteria, si ritrovano all’interno del chiostro opere di un artista sconosciuto dei primi del Settecento,nei pressi dell’altare vi è una statua, la Madonna dei Bisogni, consegnata al popolo di Acri da Sant’Angelo d’Acri.
• Chiesa di San Nicola Ante Castillum (San Nicola di Mjra) Ricostruita nei primi del Quattrocento, probabilmente edificata intorno al X-XI secolo.Nel 2012 ad opera della sovrintendenza della Calabria è stata completamente restaurata, riportando alla luce la sua sobria struttura alto-evale con otto monofore, è il presbiterio di stile Bizantino-gotico, nelle opere di consolidamento è stata scoperta parte della vecchia struttura originaria di una precedente chiesa, databile intorno all’VIII secolo; la riapertura al culto è avvenuta il 3 ottobre 2012.
• Chiesa di Santa Maria Maggiore, elencata nella platea duecentesca del vescovo Ruffino da Bisignano del 1269 vi si ammira sia lo stile romanico che barocco, la volta un tempo dipinto per via di un incendio (del 1780) è andata perduta, ma venne poi ricostruita. Durante i lavori del 2004 e successivamente in quelli del 2007 si fecero numerose scoperte sull’edificio, che datano con certezza la chiesa al periodo protocristiano.
• Chiesa di Santa Caterina, dedicata originalmente a Sant’Agostino, venne probabilmente costruita intorno al 1500. Distrutta in parte dal terremoto del 1638, grazie all’opera di Giuseppe Leopodo Sanseverino, principe di Acri e Bisignanovenne restaurata. Si ritrovano una tela di Cristoforo Santanna (1767), una tela del trionfo della croce di artista ignoto del XII secolo, un olio su tela del XVI secolo, ed una tela di Santa Caterina del XVII secolo.
• Chiesa di San Nicola da Belvederein antico titolata (San Nicola del Campo) di antico rito greco, situata nell’antico quartiere Casalicchio (da piccolo casale) è presente nella platea del vescovo Ruffino da Bisignano, con descrizione della sua riapertura al culto, dopo il terribile terremoto del 1080, di tale chiesa si racconta per la prima volta nel 1070 in occasione del regalo che la Regina Giovanna d’Angiò fece al conte Simone Cofone di Acri e di Padia. Sull’edificio si trova un piccolo campanile costruito in mattoni e pavimento colorato e un bassorilievo che raffigura San Nicola che impugna una grande chiave sul portone d’ingresso.

Architetture civili
• Il castello di Acri, noto anche come Rocca dei Bruzii, era un’opera difensiva, eretta probabilmente in epoca bruzia, nell’attuale comune di Acri in provincia di Cosenza, della quale rimane a tutt’oggi solo più una splendida torre, che è il simbolo della città.
• Palazzo San Severino – Falcone
Appartenuto alla potente famiglia calabrese dei Sanseverino, venne edificato a partire dal XVII secolo. Il Palazzo divenne dimora della Famiglia Falcone da quando il nobile Don Angelo Falcone prese in sposa la Principessa Carmela Sanseverino. Negli anni ottanta il Palazzo fu donato dalla Famiglia Falcone al Comune di Acri. Il Palazzo ospita parte del Museo della Civiltà Contadina e il MACA Museo d’Arte Contemporanea dedicato a Silvio Vigliaturo ed è in allestimento una pinacoteca cittadina.
• Palazzo Julia
• Palazzo De Simone – Julia
• Palazzo Spezzano
• Palazzo Padula
• Palazzo Astorino Giannone
• Palazzo Civitate

Credits

La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Acri_(Italia)
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php

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