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Le anomalie della seconda decade di marzo 2015

Benvenuti all’analisi delle condizioni meteo delle settimane precedenti.

Oggi analizziamo l’andamento climatico in Europa ed in Calabria nel corso della seconda decade di Marzo 2015.

Il periodo in questione è iniziato con una configurazione barica non molto usuale, caratterizzata (vedi fig. 1) dalla presenza di un anticiclone di 1045 hPa, strutturato anche in quota, posizionato sulla Scandinavia ed “appiattito” lungo i paralleli: sul suo bordo meridionale insisteva una goccia di aria fredda in quota in retrogressione (cioè con andamento est->ovest) che ha generato una bassa pressione al suolo che venerdì 12 marzo presentava un minimo di 1010 hPa sullo Ionio calabrese, provocando diffuso maltempo con la neve che ha fatto la sua ricomparsa sui rilievi della Sila oltre i 600/700 m slm, ed acquaneve addirittura a quote collinari sulla valle del Crati grazie al fenomeno di “stabilizzazione della colonna d’aria“.

FIG.1

In seguito la goccia di aria fredda è traslata lentamente verso ovest ricongiungendosi fra il 16 e il 17 marzo col ramo più meridionale ed orientale del vortice polare (vedi fig. 2), mentre un’altra goccia di aria fredda in retrogressione dai Balcani non ha avuto la forza di irrompere nel bacino del Mediterraneo (vedi fig. 3), restando quindi confinata sull’Europa sud-orientale.

Le anomalie di geopotenziale a 500 hPa dell’intera decade (vedi fig. 4) riassumono le vicende testè elencate, con anomalie positive sulla Scandinavia “schiacciate” lungo i paralleli e un minimo relativo sui Balcani con influenze anche sull’Italia.

 

FIG.2

FIG.3

FIG. 4

 

Le conseguenze di tale quadro sinottico sono ben espresse dalle figure successive.

In termini di temperature, sull’intera Europa (vedi fig. 5) si nota che il periodo in questione è stato molto più caldo della media (calcolata sul periodo 1981 – 2010) sulla penisola Scandinava e Mar Baltico dove in alcune zone si sono avuti scarti rispetto alla media anche di +6°!!!!! Di contro, più fredda è risultata l’Europa occidentale e il comparto sud-orientale con punte anche di 3° sotto la media del periodo tra Grecia e Bulgaria.

Nel sud Italia si è registrato un periodo più freddo della media sulle regioni orientali (vedi fig. 6): la Calabria in particolare è risultata nel complesso più fredda della media del periodo, con punte di 0,4°/0,6° al di sotto della media sui versanti ionici, e di 0,2°/0,4° su quelli tirrenici.

FIG.5

FIG. 6

 

Più variegata appare la distribuzione delle anomalie di precipitazione in Europa (vedi fig. 7) con surplus pluviometrici sul nordovest italiano, sulla Turchia e in Atlantico, mentre valori leggermente sotto media si registrano sull’Europa centrale.

Nel sud Italia (vedi fig.8) il periodo si conferma sostanzialmente in media pluviometrica con leggeri deficit solo sulla Puglia e Basilicata orientale. In perfetta media nel resto del sud e quindi anche in Calabria.

FIG. 7

FIG. 8

foto in copertina di Fabio Elia

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