In EvidenzaMeteoliveNotizie Meteo

Imponente sistema temporalesco sul mar Tirreno

Nel pomeriggio e serata di ieri, venerdì 3 settembre, al largo del mar Tirreno si sono formati diversi “MCS” (Mesoscale Convective System, cioè Sistemi Convettivi alla Mesoscala, ovvero sistemi temporaleschi formati, a loro volta, da diverse “multicelle” molto vicine tra loro e allo stadio maturo) come mostrato anche dall’immagine successiva delle 18:36 locali tratta da www.windy.com (canale visibile),

e da quella tratta dal canale IR 10.8 enhanced, che mostra la temperatura al top (sommità) delle nubi: con il rosso si indicano temperature molto basse (al di sotto dei -70°C):

Dalle precedenti figure si individuano almeno tre strutture MCS con altrettanti “overshooting top” (i puntini marrone scuro) cioè protuberanze nella stratosfera provocate da potenti updraft provenienti dai bassi strati.

Tali protuberanze sono capaci di disturbare il getto in alta quota (che in questo caso proveniva da SUD-OVEST e da OVEST), che quindi è costretto ad aggirare le stesse come un fiume aggirerebbe un pilone di ponte: si vengono quindi a creare correnti “di aggiramento” con forma ad U (dette in inglese “cold-U”, ma esistono anche quelle ad anello (“cold-ring”), o a V (“cold-V shaped”)) individuate dalle aree rosse (marcate da due linee nere nella successiva figura per facilitare la loro visibilità):

Tali MCS, poi, avvicinandosi fra loro si sono pressoché fuse, come mostrato dall’immagine tratta da www.windy.com (canale IR 10.8 enhanced) ore 19:24 locali, da quella successiva delle ore 20:45 locali, nonché dall’altra tratta da eumetrain.org (immagine IR 10.8 enhanced) alle ore 21:00 UTC (ore 23:00 locali):

L’unione di questi diversi MCS ha provocato la formazione di una struttura ancora più grande, molto estesa, semicircolare e caratterizzata da temperature molto basse al top delle nubi su quasi tutta la sua area.

Nel caso in cui tali strutture così spettacolari e imponenti rispettino le seguenti caratteristiche (Maddox, 1980):

  • forma semicircolare (rapporto fra asse minore e asse maggiore > 0,7);
  • durata superiore alle 6 ore;
  • estensione dell’area con temperature al top delle nubi < -32°C, maggiore di 100.000 kmq;
  • estensione dell’area con temperature al top delle nubi < -52°C, maggiore di 50.000 kmq;

allora il sistema può essere definito come MCC cioè Mesoscale Convective Complex, ovvero, Complesso Convettivo alla Mesoscala.

Un MCC, potenzialmente, ha la capacità di produrre piogge estremamente abbondanti e di lunga durata, col rischio di pesanti fenomeni di dissesto idrogeologico se si scaricano sulla terraferma.

Per stabilire se l’imponente sistema temporalesco di ieri possa essere definito ufficialmente un MCC, sarebbero necessarie maggiori analisi di dettaglio sulla sua durata ed estensione della sua area: in ogni caso, a prescindere se sia trattato di un MCC o meno, resta un fenomeno spettacolare e per certi versi inquietante che, comunque, nel caso di ieri, ha scaricato le sue piogge (che il radar ha stimato essere molto intense e abbondanti) prevalentemente a largo del Tirreno, interessando solo marginalmente la terraferma in corrispondenza delle coste Campane e Calabresi in tarda serata.

Per bibliografia vedere: “Temporali e Tornado” di Cassardo, Formentini, Gobbi, Griffa, Randi, Rosa. Ed. Alpha Test, terza edizione dicembre 2020

I nostri meteo link rapidi:

Tags

Ultimi Articoli

Back to top button