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Focus sul peggioramento di giovedì 3 maggio

Come anticipato nell’articolo di aggiornamento che quotidianamente pubblichiamo su www.meteoincalabria.com, la giornata di domani giovedì 3 maggio sarà caratterizzata da un peggioramento delle condizioni meteo causato da una bassa pressione al suolo con un minimo di 994 hPa (in mattinata) sino a 1000 hPa (in serata), che permarrà ostinatamente sul basso Tirreno proprio al largo delle nostre coste. La causa di questa statica permanenza è l’isolamento della saccatura atlantica in quota che l’aveva generata qualche giorno fa che, quindi, è evoluta in quello che in gergo viene definito “cut-off” ovvero una struttura con pressioni più basse e temperature più fredde sia al suolo che in quota, rispetto alle aree circostanti. Struttura che isolata, come detto, dal flusso perturbato atlantico principale che continua a scorrere alle alte latitudini, tenderà quindi ad essere poco dinamica, spostando solo di poche centinaia di chilometri il suo minimo sul Tirreno, fino a colmarsi molto lentamente nella giornata nella giornata di sabato.

La figura successiva, fonte www.meteociel.fr, mostra la situazione barica per giovedì 3 maggio alle ore 8:00 locali: le aree colorate mostrano i geopotenziali alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5480 m slm sulle nostre teste), mentre le linee bianche sono le isobare al suolo: evidente la struttura di bassa pressione sia in alta quota che al suolo sul basso Tirreno.

Focus sul peggioramento

 

Ma adesso vediamo quali potrebbero essere le conseguenze di questa perturbazione sul tempo della Calabria nella giornata di giovedì 3 maggio.

Per far questo mostriamo in primis la mappa delle piogge previste dal modello ad alta risoluzione WRF-EMM2 by meteocenter.it in esclusiva per noi di www.meteoincalabria.com, per le 24 ore della giornata del 3 maggio 2018: come si vede le aree che potrebbero essere interessate dalle precipitazioni più abbondanti sono i versanti ionici del reggino, del catanzarese e l’alto Tirreno cosentino; in particolare l’Aspromonte, le Serre Vibonesi, la Sila Piccola (dove si prevedono punte di 70/90 mm nelle aree più interne) e Pollino / monti dell’Orsomarso.

In ogni caso un po’ tutta la regione dovrebbe essere interessata, anche se in momenti differenti della giornata, da precipitazioni sebbene non particolarmente abbondanti.

Focus sul peggioramento

Un cenno infine ai venti da sud che, soprattutto nelle ore centrali, potrebbero spirare con intensità che nella scala Beaufort si indica con “teso” e “fresco” (velocità dell’ordine dei 40 km/h) soprattutto sui versanti ionici regionali con tendenza, comunque, a rapida attenuazione dal pomeriggio/sera.

Data la suddetta intensa ventilazione, i mari tenderanno ad aumentare il loro moto ondoso che potrebbe raggiungere lo stato “molto mosso” e “agitato“, quindi altezza onde intorno ai 2,5 m, su Ionio (con esclusione del Golfo di Corigliano sottocosta) e Tirreno cosentino.

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