L’anticiclone africano di cui stiamo ormai parlando da giorni e che tanta paura aveva indotto sugli italiani, grazie ad articoli terroristici di altri media, sta continuando a “picchiare duro” soprattutto su Spagna, Francia meridionale ed Italia del Nord, mentre il sud Italia, e la nostra regione in particolare, continuano a restare ai margini godendo di un clima caldo ma pienamente nelle medie del periodo.
Nei prossimi giorni cosa dobbiamo attenderci?
L’asse della campana anticiclonica africana continuerà a piegarsi lentamente in senso orario facendo avvicinare sempre di più alla nostra regione, quel “cuore” caldo rovente che attualmente staziona nei paesi europei che abbiamo elencato in precedenza (vedi figura 1).
Però è anche vero che tale cuore rovente, al di fuori della zona iberica, sta lentamente raffreddandosi: così dagli incredibili +22°/+23° a 850 hPa che nei giorni scorsi hanno raggiunto latitudini impensabili (sino a Parigi, per intenderci), il “flusso caldo” ormai si attesta intorno ai +20° a 850 hPa (circa 1550 m slm): valori che da mercoledì in poi, anche sulla Calabria, saranno in grado di generare temperature che nelle zone interne vallive della nostra regione potranno raggiungere i 35°/37°; più fresche saranno le zone litoranee, dove le massime non supereranno i 32°/33°; ma gli “svantaggi” delle zone litoranee marine consisteranno in un maggior tasso di umidità (quindi con una classica ed intensa sensazione d’afa), e notti più calde e afose di quelle delle zone interne.
Ok, ormai è chiaro: siamo entrati nel pieno dell’estate. Ma quanto durerà tale fase di caldo intenso?
Come al solito le previsioni a lungo termine lasciano il tempo che trovano: fatta questa ripetitiva (ma doverosa) premessa, sembra che tale fase calda sia destinata a durare per almeno 6/7 giorni. Si noti che anticiclone africano non sempre è sinonimo di bel tempo stabile: infatti è da precisare che da mercoledì, aria relativamente più fredda in quota, unita alle alte temperature che si raggiungeranno al suolo, creeranno un mix perfetto per lo sviluppo di (comunque non molto intensi) temporali di calore pomeridani sulle zone montuose della nostra regione.
Mari complessivamente quasi calmi o poco mossi almeno sino a venerdì.
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Foto in copertina di Flavia Tundis
FIGURA 1
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